La Divisione Firenze, comandata dal Generale Arnaldo Azzi (1885-1957), affronta le colonne tedesche che le sbarrano la strada verso l'Adriatico subendo gravi perdite, ma infliggendone altrettante. Dopo un duro scontro con i tedeschi a Krujë, a nord di Tirana, risultando evidente l'impossibilità di arrivare alla costa, il generale Azzi decide di dirigersi verso le montagne. Qui, con l'avallo della missione militare britannica, stringe un patto di collaborazione con l'esercito di liberazione albanese.
È così costituito il “Comando Italiano Truppe alla Montagna” (CITaM), forte di migliaia di uomini suddivisi in alcuni comandi di zona. Risulta presto evidente che una tale massa di uomini e un simile schieramento in terra straniera non sono adatti alla guerra partigiana, e così, presto, il CITaM, sottoposto all'attacco dei tedeschi e alla difficile convivenza con le formazioni della Resistenza albanese, si sbanda. Gli italiani, costretti a cedere agli albanesi armi ed equipaggiamento, trovano rifugio e ospitalità presso la popolazione locale. Alcuni militari entreranno poi nella Resistenza albanese.